La primavera nell'aria,poi tace
La frescura omaggia il paesaggio,
Il sole riscalda il giovane pesco,
nel giardino dirimpetto.
Fremono bottoni di gemme,
foglioline acerbe al vento.
Un bocciolo impaziente
nascosto tra l’erba, novizia
il canto del buon menestrello
D’un tratto, l’incanto si spezza
all’istante, la brezza nera
si poggia sulle robuste fronde,
sulla siepe ancora spoglia.
La tiepida stagione soffoca e poi muore,
il fresco ciliegio piange in silenzio
tra i ramoscelli spirano le ali al vento.
il cielo impotente, tace!
Rovina il presente l’uomo incosciente.
Dai ragazzi della 3C e dalla docente di italiano Clementina Cavallo.
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